L’Iran rafforza la sua marina mentre gli Stati Uniti offrono militari per navi commerciali nello Stretto di Hormuz


L’incorporazione di nuove armi prepara le forze navali iraniane alle condizioni della guerra moderna.
La Marina dei Guardiani Rivoluzionari Islamici, l’élite delle Forze Armate iraniane, da sabato scorso è dotata di nuovi droni da ricognizione, intelligence e attacco modificati, veicoli di supporto al comando, nonché sistemi di raccolta dati di intelligence e attrezzature per la guerra elettronica e la protezione dalla guerra elettronica .

Inoltre, le unità navali hanno ricevuto centinaia di missili da crociera e balistici con una portata da 300 a 1.000 chilometri e camion che trasportavano missili da crociera dotati di radar e sistemi di comando, riferisce IRNA .

Il comandante in capo della Marina dei Guardiani, il contrammiraglio Alireza Tangsiri, ha apprezzato le caratteristiche dell’equipaggiamento appena arrivato, in particolare che incorpora l’intelligenza artificiale, nonché la sua maggiore portata e tempi di preparazione ridotti. Per quanto riguarda i droni, ha sottolineato la loro “maggiore resistenza al volo” e che sono dotati di ” testate più grandi e pesanti ” e possono “affrontare la guerra elettronica del nemico, sparare a bersagli mobili e identificare con precisione obiettivi navali”.

La marina iraniana da poco ha rilevato e costretto un sottomarino americano ad emergere nello stretto di Hormuz e lo ha allontanato.

Durante la cerimonia di consegna, il portavoce ufficiale dello Stato Maggiore delle truppe iraniane, il generale di brigata Abolfazl Shekarchi, ha rilasciato una dichiarazione ai media sulla situazione politica intorno ai mari che bagnano le coste meridionali dell’Iran e si è chiesto: “Cosa avrebbe a che fare la sicurezza del Golfo Persico, del Mare di Oman e dell’Oceano Indiano con gli Stati Uniti?”.

A suo avviso, i paesi della regione “sono in grado di stabilire la sicurezza in queste acque” , mentre la politica degli Stati Uniti è quella di “allevare banditi” e incolpare di insicurezza un paese terzo, che gli consente di trovare “una scusa per essere presente in queste acque e fare campagna”.

Unità navale iraniana nel Gofo Persico

Reuters riferisce di questo rinforzo che i Guardiani ricevono a seguito della proposta avanzata al Pentagono di dispiegare i militari a bordo delle navi commerciali che attraversano lo Stretto di Hormuz (tra il Golfo Persico e l’Oman) per impedire all’Iran di fermarli . L’idea, che non è stata ancora approvata, è trapelata attraverso l’agenzia AP il 3 agosto.

Nota: Gli USA hanno sequestrato arbitrariamente petroliere iraniane in navigazione e l’Iran ha reagito a sua volta sequestrando petroliere battenti bandiera panamense ma di proprietà di società USA. Questo dimostra che la Marina Iraniana ha il pieno controllo del traffico nel Golfo Persico e nello stretto di Hormuz dove passa il 40% circa del traffico petrolifero mondiale. Questo fa imbestialire Washington che pretende di avere il controllo di tutti i mari del pianeta e di estendere la sua giurisdizione a tutti i paesi del mondo. In realtà sono sempre di più i paesi che rifiutano la “protezione mafiosa” offerta dagli Stati Uniti e si organizzano per contro proprio.

Fonte: RT Actualidad

Traduzione e nota: Luciano Lago


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